Chiudi
Torna su

Author: Eleonora Usai

Ho sempre amato i libri. Da piccola volevo diventare una scrittrice, da adolescente una critica letteraria; dopo la laurea ho sognato di fare del mio magazine di letteratura un punto di riferimento del settore. I miei sogni sono rimasti intatti e oggi, anche se sogno ancora di scrivere un libro, mi sento prima di tutto una lettrice. Nell’ultimo anno ho imparato ad alternare romanzi con manuali di formazione e ho dedicato uno spazio della libreria ai libri per copywriter.

In questo periodo ho più tempo per me. Mi sto impegnando a lavorare meno nel weekend, trascorro le domeniche a leggere romanzi e far scivolare la giornata lentamente. Domenica, tra una pausa e l’altra da Marcela Serrano, ho scritto; non sono riuscita a trattenermi. La mattina ho acquistato un corso di formazione online sull’impostazione del calendario editoriale e mi è venuto naturale spulciare il sito di Sara Salvarani, la digital coach che seguo su Instagram. Sono corsa a leggere la sua pagina Chi sono. Volevo conoscerla meglio, capire che cosa aveva deciso di lasciare a noi lettori.

A me le storie piacciono un sacco. Quelle degli altri, non le mie. Quelle in cui mi dimentico che devo portare mio figlio alla ludoteca ed è tardi; che ho fretta, dovrei controllare l’agenda e iniziare a lavorare. Mi piacciono le storie di prima mattina, appena sveglia, mentre mangio latte e biscotti. Con una mano scorro il telefono e leggo tutto quello che ha da dirmi la storia di oggi. Con l’altra inzuppo i biscotti, sempre con il solito gesto, metodica da una vita. In quel momento, ogni mattina, con Francesco da svegliare altrimenti dormirebbe fino alle dieci, con i clienti da sentire e un marito con cui parlare, io leggo storie.

Settembre è sempre un nuovo anno, l’occasione per ripartire dopo un po’ di riposo o di lentezza dal lavoro estivo. È ricominciare dandosi nuovi obiettivi, rovistare tra i buoni propositi accantonati e impegnarsi a fare qualcosa di buono in maniera differente. Settembre è grinta ed entusiasmo, voglia di dare il massimo tra vecchi e nuovi progetti, tra proposte e collaborazioni di qualità. È mettersi in gioco affrontando nuove sfide.

Dovrei essere in vacanza ma ho lavorato tutto luglio dalla Sardegna. Vado a rilento e cerco di impegnarmi a essere più blanda, a staccare dalla solita routine. Nei momenti liberi leggo il libro Digital Detox di Alessio Carciofi, perché so che è il momento giusto. Cerco di stare lontana da tutto quello che mi impegna quando non sono qui a casa dei miei e valuto se chiudere il mio ufficio da casa ad agosto e mi ripeto ogni giorno che sarebbe bello concedermi un po’ di relax.

Ho scelto un corso di formazione per copywriter tosto e non mi posso lamentare. Ho scelto il meglio sulla piazza e lo rifarei mille volte. Parlo di copy42 Web, il percorso formativo che ho iniziato a marzo e che mi terrà impegnata fino a luglio con lezioni, studio, approfondimenti ed esercizi pratici.

Avevo bisogno di un nuovo look. Il vecchio copy4you aveva qualcosa che stonava, non raccontava la vera me. Non era giusto, era come se fosse una casa costruita a metà. Ogni volta che lo guardavo mi sembrava di non essere reale, di non presentarmi ai lettori in tutta sincerità. E questa cosa non mi faceva dormire la notte.

Ricordo ancora i tempi di Splinder, quando scrivere in un blog personale era scrivere pulito. C'era timidezza, si utilizzavano i nickname per sentirsi in un mondo nuovo. Io avevo tre blog, ma quello principale era vedovascalza, un nick preso in prestito da uno dei miei libri preferiti di Salvatore Niffoi. Aveva una schermata nera (si, me ne vergogno) e l'headline del blog era "Spiritually", come una canzone che amavo.