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Blog

Ho sempre amato raccontarmi e ho scelto di farlo online, qui e sul mio blog personale, per far conoscere una parte di me a clienti e lettori. Spesso sono stata criticata, quasi che volessi mettere in pubblica piazza i fatti miei. Ora succede meno, anche i miei genitori hanno capito che cosa è un blog, ma nel 2007, l’anno in cui ho aperto il mio primo diario online, non ero capita da tutti.

Nel libro di Gabriella Ambrosio, Siamo quel che diciamo, c’è un capitolo dedicato al “coraggio della differenza” in cui l’autrice spiega che negli anni 80 Jacques Séguéla ha rivoluzionato il pensiero pubblicitario. Il grande pubblicitario francese ha trasformato la marca in una star e attraverso il metodo del ritratto cinese ha cambiato l’approccio con cui impostare la copy strategy di un progetto comunicativo.

Ho iniziato a lavorare come digital copywriter con le idee chiare ma spaesata. Con una fame di conoscenza che arrivava dall’inesperienza, non sapevo bene in che cosa consistesse il mestiere del digital copywriter, anche se conoscevo il mondo del copywriting pubblicitario tradizionale. Sono partita da lì. Ho ripreso in mano la tesi di laurea, ricordato Jacques Séguéla, iniziato a studiare.

Ho conosciuto i libri di Jacques Séguéla nel 2006, quando il prof di tesi mi ha chiesto di leggere i suoi testi per farmi studiare il concetto di pubblicità mitica.  Ho conservato quei manuali con amore, cercando negli anni di non sciuparli e portandoli con me durante il trasferimento dalla Sardegna alla Sicilia.

A luglio mi sono fermata per 20 giorni. Sono tornata a casa in Sardegna, pronta ad abbracciare la mia vecchia vita. Tutti mi hanno chiesto della gravidanza, in pochi hanno chiesto se stessi ancora lavorando. Non importa se avevo pc con me, agende e planner da consumare. Per la maggior parte delle persone ero tornata a casa. In qualità di donna con la pancia all’ottavo mese avevo bisogno di riposo, mare, vacanza. Tutto qui.