Dopo varie interviste settimanali con professionisti del web oggi la mia attenzione ricade su un’agenzia che seguo da mesi, il virtual office We Assistant capitanato da Giovanni Palese e Gianuario Fiore. L’onestà professionale di Giovanni e Gianuario, la loro gentilezza ma anche l’approccio con il cliente li rende speciali, pioneri di un mondo fatto di rispetto e meritocrazia.
Vi lascio alle loro parole, dense di empatia.
Ciao ragazzi. Iniziamo con la mini intervista spiegando a chi non lo conosce come funziona un virtual office.
Un virtual office è un open space fatto sostanzialmente di scrivanie e pc, come qualsiasi altro ufficio reale, “occupato” da professionisti qualificati e specializzati – ciascuno nel proprio settore di competenza- che hanno deciso di mettere insieme le proprie competenze e la loro professionalità al fine di lavorare su obiettivi comuni, e su medesimi clienti. I soggetti che compongono questo spazio hanno deciso di fare del concetto di rete e di collaborazione uno stile di vita, applicandoli prima di tutto su se stesse e sulla propria vita (non solo lavorativa). È una vera e propria struttura operativa, slegata dalla fisicità e dalla condivisione di un solo ed unico spazio fisico, e che sfruttando le opportunità e gli strumenti che il web oggi è in grado di fornire, è in grado di proporre e portare avanti non solo una moderna organizzazione del lavoro, molto più agile, più produttiva e più efficiente, ma anche più dinamica e più competitiva, sopratutto sul lato costi, in quanto ottimizzando al meglio tempo, risorse e costi fissi si riescono a proporre servizi di qualità a costi ragionevoli abbattendo tanti inutili balzelli.
Dopo questa breve introduzione, praticamente come funziona:
Riceviamo richieste di supporto/aiuto (o le procaccciamo) soprattutto da professionisti e aziende e per loro strutturiamo un piano di visibilità e di azioni varie da realizzare sul web.
Ogni componente del virtual office si attiva e, relativamente in base alle proprie competenze, sviluppa o realizza la parte di compito che gli viene affidata per poi assemblare il tutto all’interno del progetto/ servizio finale che si consegna/offre al cliente.
La cosa fondamentale e determinante sono i tempi di consegna.
Ognuno praticamente si organizza come e meglio crede, non avendo nessun vincolo o limite orario, ma rispettando le date di scadenza prese e concordate con il committente.
Quello che inoltre è fondamentale per noi è il risultato finale: deve essere un servizio efficace, competitivo, rapido e di qualità elevata.
We assistant è un team di professionisti che lavora a distanza per obiettivi comuni. Come vi coordinate? Ci spiegate il rapporto che si instaura tra esperti che non lavorano nello stesso ufficio?
Tra di noi ci coordiniamo via skype (principalmente) ma anche via cell organizzando briefing costanti e continui sui progetti da realizzare, gli obiettivi da far raggiungere ai nostri clienti e sullo stato di avanzamento dei lavori, ciascuno per le parti/compiti che gli/le vengono affidati/e.
Premettendo che il nucleo del virtual office è composto da persone che si conoscono da tempo, che hanno lavorato molto tempo su progetti comuni e condivisi in passato e che hanno sviluppato anche rapporti forti e solidi di amicizia e rispetto da anni, fortunatamente durante la nostra avventura abbiamo conosciuto ed inserito all’interno della struttura delle persone (prima ancora che dei professionisti) davvero belle, speciali ed estremamente competenti, ma soprattutto appassionate del loro lavoro e capaci di trasmettere il loro ricco bagaglio esperienziale.
Il rapporto (come tutti i rapporti) è come una pianta. Viene innaffiato giorno per giorno, progetto dopo progetto, esperienza dopo esperienza.
Skype ed il cellulare fanno davvero tanto.
È un rapporto che viene testato e messo alla prova immediatamente sulla base dei risultati che vengono prodotti. Lo scambio è praticamente costante e continuo.
Da un punto di vista lavorativo e professionale il rapporto tra i vari componenti è estremamente meritocratico, stimolante e proficuo per tutti perchè le idee e gli spunti circolano sempre. Questa “ripetizione” di contatti perfeziona e sviluppa l’affiatamento anche umano/relazionale. Non dimentichiamo che l’età media è di 33 anni e quindi tra giovani e tra persone di quest’età molte sovrastrutture e formalità vengono superate “facilmente”.
Com’è nata l’idea di mettere in piedi un virtual office?
Siamo un team di professionisti specializzati, che unendosi in un unico Virtual Office, ha deciso di coordinare le proprie attività, promuovere valore e offrire servizi qualificati e specifici in modo accessibile e innovativo.
Abbiamo visto su noi stessi quanto può essere potente e rivoluzionario creare una digital strategy business oriented e così abbiamo pensato di mettere a disposizione degli altri l’intera gamma delle esperienze che ci hanno formato.
Come cambiano le relazioni e i rapporti con il cliente in un’agenzia online e che differenze avete riscontrato rispetto al face to face?
La nostra idea di lavoro e di organizzazione in generale ruota attorno a due concetti principali: ottimizzazione e la flessibilità.
L’ottimizzazione (di tempi, costi e risorse) unita alla flessibilità permette ai professionisti che compongono il nostro Virtual office di diventare innanzitutto imprenditori di se stessi e di offrire servizi sempre più completi ed integrati -che solo la rete e la collaborazione attiva con altri “colleghi” riesce a garantire – andando incontro alle esigenze dei clienti che diventano ogni giorno più sofisticate e complesse. Sopratutto nei servizi per il web.
Premesso tutto ciò rispetto ai clienti la “difficoltà” iniziale è stata (e lo è in parte ancora oggi) di natura culturale (soprattutto per noi italiani) ovvero ci scontriamo con una sorta di “diffidenza” e di “cautela” che nasce dal fatto di non vedersi dal vivo fin da subito (dal momento del primo contatto).
Quindi su questo punto in fase di approccio lavoriamo molto, sia attraverso skype, sia quando è possibile attraverso visite fisiche face to face.
Qui il lavoro essenziale che facciamo è di capire con estrema esattezza la necessità e i bisogni del potenziale cliente in modo da potergli presentare un progetto personale ed adatto alle sue esigenze nel giro di 48 ore (nel far ciò coinvolgiamo tutti i componenti del nostro virtual office).
Quando iniziamo a lavorare poi, rispettando tempi e scadenze (che concordiamo con i clienti fin da subito) e dimostrando inoltre anche molta precisione e professionalità nei lavori che proponiamo e sottoponiamo loro (anche per fornire loro elementi concreti a sostegno della nostra credibilità), notiamo che la fiducia nei nostri confronti cresce, pian piano si sciolgono, e alla fine diventano anche entusiasti e propositivi nell’utilizzare nuove forme di comunicazione tecnologiche come skype o altro.
Insomma, abbiamo notato che le soluzioni personalizzate e complete del progetto che prospettiamo al cliente diventano il nostro valore aggiunto e veicolo di fiducia.
Senza dimenticare che i costi dei nostri servizi sono molto competitivi, proprio perché attraverso la virtualità (anche spaziale del nostro ufficio) abbattiamo di tanto i costi fissi e di conseguenza le tariffe.
Che consigli dareste a chi vuole entrare a far parte di questo mondo?
Rispondiamo a questa domanda con una frase di Enstein: “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.”
Questo per dire che oggi il mondo va a velocità diversa dal passato, cambia continuamente ed incessantemente, gli schemi ed i rapporti (soprattutto lavorativi) si sono letteralmente stravolti e rovesciati.
Sono nate nuove professioni, la tecnologia ed il web offrono davvero innumerevoli possibilità.
Per coglierle però dobbiamo essere in grado di avere noi per primi degli occhi diversi e delle qualità differenti, senza adagiarci su di una mediocrità “consolante” o su di un vittimismo deresponsabilizzante.
Occorre conoscere i mercati e le tendenze di oggi, nutrire un pensiero e un approccio “agile” nei confronti della realtà che ci circonda, serve sviluppare competenze specifiche e richieste dal mercato, ma soprattutto è necessario dare sfogo alle proprie passioni con coraggio e curiosità.
E poi fare rete, ricordarsi che da soli si va veloci, ma insieme si va lontano.