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Copywriting

Ho sempre amato raccontarmi e ho scelto di farlo online, qui e sul mio blog personale, per far conoscere una parte di me a clienti e lettori. Spesso sono stata criticata, quasi che volessi mettere in pubblica piazza i fatti miei. Ora succede meno, anche i miei genitori hanno capito che cosa è un blog, ma nel 2007, l’anno in cui ho aperto il mio primo diario online, non ero capita da tutti.

Nel libro di Gabriella Ambrosio, Siamo quel che diciamo, c’è un capitolo dedicato al “coraggio della differenza” in cui l’autrice spiega che negli anni 80 Jacques Séguéla ha rivoluzionato il pensiero pubblicitario. Il grande pubblicitario francese ha trasformato la marca in una star e attraverso il metodo del ritratto cinese ha cambiato l’approccio con cui impostare la copy strategy di un progetto comunicativo.

Ho iniziato a lavorare come digital copywriter con le idee chiare ma spaesata. Con una fame di conoscenza che arrivava dall’inesperienza, non sapevo bene in che cosa consistesse il mestiere del digital copywriter, anche se conoscevo il mondo del copywriting pubblicitario tradizionale. Sono partita da lì. Ho ripreso in mano la tesi di laurea, ricordato Jacques Séguéla, iniziato a studiare.