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vita da copy Tag

Ho iniziato a lavorare come digital copywriter con le idee chiare ma spaesata. Con una fame di conoscenza che arrivava dall’inesperienza, non sapevo bene in che cosa consistesse il mestiere del digital copywriter, anche se conoscevo il mondo del copywriting pubblicitario tradizionale. Sono partita da lì. Ho ripreso in mano la tesi di laurea, ricordato Jacques Séguéla, iniziato a studiare.

Ho conosciuto i libri di Jacques Séguéla nel 2006, quando il prof di tesi mi ha chiesto di leggere i suoi testi per farmi studiare il concetto di pubblicità mitica.  Ho conservato quei manuali con amore, cercando negli anni di non sciuparli e portandoli con me durante il trasferimento dalla Sardegna alla Sicilia.

L'altro giorno ho ricevuto una richiesta: fare il preventivo per degli script web. Ho avuto un brivido e mi sono emozionata. Ho continuato a scrivere fino alla fine della giornata lavorativa ma pensavo al preventivo da preparare. Mi sono sentita un po’ più viva, perché con tutte queste persone che si definiscono copywriter solo perché scrivono articoli su un blog, ogni tanto perdo un po’ le sfumature di questo lavoro.

Ho sempre amato i libri. Da piccola volevo diventare una scrittrice, da adolescente una critica letteraria; dopo la laurea ho sognato di fare del mio magazine di letteratura un punto di riferimento del settore. I miei sogni sono rimasti intatti e oggi, anche se sogno ancora di scrivere un libro, mi sento prima di tutto una lettrice. Nell’ultimo anno ho imparato ad alternare romanzi con manuali di formazione e ho dedicato uno spazio della libreria ai libri per copywriter.

È già il secondo anno di fila che affronto un cambiamento nel mese di marzo. È solo un caso, ma marzo è comunque un ottimo mese per fare progetti e mettere in moto nuove speranze. Io che non sono mai contenta se resto ferma nello stesso punto, anche questo secondo anno affronto  un cambiamento importante.