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Ottobre 2017

In questi mesi ho spiato i miei canali social da vicino e ho fatto autocritica. Mi piace essere obiettiva con me stessa, aiuta a crescere e migliorare ma anche a dare agli altri la vera me. Tutto è partito dal desiderio di raccontare storie e lavorare meno a progetti tecnici e così ho preso una decisione importante per il mio lavoro da libera professionista. Ho scelto di raccontare la me più intima.

Ho sempre amato i libri. Da piccola volevo diventare una scrittrice, da adolescente una critica letteraria; dopo la laurea ho sognato di fare del mio magazine di letteratura un punto di riferimento del settore. I miei sogni sono rimasti intatti e oggi, anche se sogno ancora di scrivere un libro, mi sento prima di tutto una lettrice. Nell’ultimo anno ho imparato ad alternare romanzi con manuali di formazione e ho dedicato uno spazio della libreria ai libri per copywriter.

In questo periodo ho più tempo per me. Mi sto impegnando a lavorare meno nel weekend, trascorro le domeniche a leggere romanzi e far scivolare la giornata lentamente. Domenica, tra una pausa e l’altra da Marcela Serrano, ho scritto; non sono riuscita a trattenermi. La mattina ho acquistato un corso di formazione online sull’impostazione del calendario editoriale e mi è venuto naturale spulciare il sito di Sara Salvarani, la digital coach che seguo su Instagram. Sono corsa a leggere la sua pagina Chi sono. Volevo conoscerla meglio, capire che cosa aveva deciso di lasciare a noi lettori.