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A tu per tu con Laura Zanati

Coinvolgere Laura Zanati in questo spazio dedicato alle interviste è una delle scelte più azzeccate di questo dicembre. Sarà che mi faccio trascinare piacevolmente dall’entusiasmo altrui, sarà che trovo che le persone positive siano la categoria migliore al mondo.

Insomma, la mia amica copywriter Laura Zanati mi ha dato un nuovo sprint per questo fine mese natalizio e spero che le sue parole dense di ottimismo e curiosità per il mondo della comunicazione vi aiutino a capire meglio il lavoro del copywriter e più in generale di chi lavora sul web.

Che ne dite di iniziare con le domande?

Laura ZanatiQuando hai deciso di aprire un tuo blog professionale? Raccontaci com’è andata.

Comparsate a parte, nell’ormai lontano 2012 decisi di aprire il mio primo blog online di nome BlogCloud, che trattava di novità e tecnologie riguardanti il web. Fu proprio un compito che presi con grande impegno, era la prima volta che gestivo un blog da sola. Iniziai a ricercare una miriade di argomenti inerenti il web e il cloud e cominciai a sentir parlare di WordPress, del plugin di Yoast, di Photoshop e dell’article marketing. Ogni sera, nonostante il mio lavoro giornaliero, scrivevo il mio articolino. Non che lavorassi in miniera eh, ma tornare a casa alle 18:30, ricercare notizie e scrivere un post da lunedì al venerdì, a volte era davvero stancante. È stato però necessario, perché mi ha permesso di apprendere le tecniche fondamentali del blogging e della SEO, oltre a darmi un’impronta sia schematica che creativa. Dopo aver poi collaborato con i blog di diverse web agency, ho deciso che finalmente era arrivata l’ora di aprire il mio blog ed il mio sito web di nome Lallinx, più di un anno fa. Inizialmente, lo aprii più che altro per condividere le mie esperienze e ciò che ogni giorno apprendevo. Col tempo, ho poi compreso che è il canale di comunicazione fondamentale tra te stesso e i tuoi lettori. Social a parte, il blog è davvero l’anima di un imprenditore e di un’azienda!

Come organizzi il tuo calendario editoriale?

E qui arrivano i dolori! Scherzi a parte, gestire il mio blog in concomitanza con i bisogni dei clienti spesso mi viene difficile. I loro calendari editoriali sono molto ordinati, precisi, schematici. Scelgo con cura gli argomenti di cui parlare, le keywords su cui lavorare, i link da utilizzare e organizzo il tutto un paio di settimane prima, così da essere al passo coi tempi. Ovviamente, se poi ci sono delle notizie interessanti con le quali cavalcare l’onda del web, stravolgo un po’ il calendario editoriale per il bene del cliente!

Il mio blog rimane sempre il canale principale con il quale cerco di trasmettere ciò che so ai miei lettori. Ho in serbo un bel po’ di articoli da sfornare, ogni settimana mi vengono in mente nuove idee, ma le giornate sono sempre di 24 ore.. purtroppo o per fortuna! Un buon proposito per il 2016 è sicuramente quello di organizzare il mio blog in maniera tale da pubblicare almeno un articolo al mese, per non deludere le aspettative di chi magari è un lettore affezionato e non ti legge da un po’. Nel frattempo, cerco di compensare la mia assenza tramite l’utilizzo dei social, per far capire che sono sempre presente!

Quando hai capito che volevi fare la copywriter?

In realtà ho ancora qualche dubbio sulla mia professione, mi ha sempre affascinato il mondo degli astronauti fin da bambina.. Forse sono un po’ in ritardo, no 🙂 ?
Ho capito che lavorare con le parole per migliorare la comunicazione tra le persone, mi affascina. Mi piace sapere di rendere piacevole ed efficace anche la lettura di un articolo sul montaggio di un aspirapolvere! Oltre al copywriting, amo il mondo dei social media. Hanno un potenziale infinito, che permettono sia a piccoli imprenditori che a grandi aziende di incrementare il loro business, se gestiti nella maniera corretta. Poi, per quanto mi riguarda, un buon copywriter non può prescindere dal conoscere le tecniche base della SEO. Siccome sono più curiosa di un bambino, mi sono addentrata un po’ oltre le basi.. e devo dire che non mi dispiace per niente! Tutto questo mi ha permesso di acquisire la certificazione sull’inbound marketing di Hubspot e sono soddisfatta, dal momento che non esiste un corso universitario che racchiude tutte queste skills insieme. È un piccolo traguardo raggiunto sia per me che per le persone con cui collaboro.

Non posso, però, non citare il mondo del web design. È stato il mio primo approccio col web, dopo BlogCloud. Con HTML 5, CSS 3 e JavaScript ho creato i miei primi siti web che mi hanno permesso di capire meglio come funzionano le cose nel retroscena. Credo che nel nostro lavoro sia fondamentale conoscere un po’ di tutto, per cercare di individuare subito un eventuale problema e non brancolare nel buio più totale, aspettando il webmaster, il SEO specialist o il social media manager di turno.

Essere freelance è stata una scelta o avresti voluto lavorare in agenzia?

Ho iniziato a lavorare in agenzia, ma mi ero accorta che non cambiava molto rispetto al mio primo lavoro in ufficio. In ogni caso, devi rendere conto ad un tuo superiore, eseguire i lavori secondo le direttive di qualcun altro, la tua creatività è apprezzata ma non quanto vorresti. Lavorando come freelance, invece, devi rendere conto solo a te stesso ed al cliente finale. Organizzi il lavoro come meglio credi, se hai successo o fallisci è solo merito o colpa tua e devi essere tu stesso a capire dove migliorare, dove modificare e dove proseguire. E soprattutto, sei libero. Per me i clienti non sono dei capi, come dicono in molti. Ho un bel rapporto con ognuno di loro, siamo sempre in sintonia e mi sento in pace con me stessa, non ho l’ansia di dover fare qualcosa forzatamente. Inoltre, i compiti da svolgere sono sempre diversi. Il copy cambia, gli argomenti per le strategie di marketing sono differenti, le keywords anche.. È sempre una nuova sfida con cui misurarsi! Ci sono anche i lati negativi, chiaramente, ma non sono stati abbastanza da farmi rinunciare a questo lavoro!

Che consigli daresti a chi vuole entrare a far parte di questo mondo?

Il mio consiglio è di seguire sempre quello che ci si sente nel cuore. Non tutti si sentono di fare i freelance, molte persone trovano più sicurezza nel lavoro come dipendenti e nell’avere uno stipendio fisso a fine mese, e va bene così! Io ho sempre saputo di non voler condurre una vita ordinaria e regolare, ma sono riuscita a fare il grande salto grazie ad una persona che mi ha aperto gli occhi e mi ha detto “Ce la puoi fare anche tu, credi in te stessa!”.
E ora, non mi ferma più nessuno 🙂

Auguro a chiunque senta quel piccolo ronzio interiore, di trasformarlo in una voce profonda e forte, che lo spinga prima o poi a fare ciò che veramente vuole, ad essere ciò che realmente é. Dopodiché, consiglio di dare il massimo. Spesso, faccio più di quello che mi viene richiesto e la gente mi dice anche il perché.. Beh, è molto semplice! Se le persone con cui collabori notano la passione che ci metti e la voglia di fare che hai, non potranno che parlare bene di te e saranno felici di proporti nuovi progetti e nuove sfide! Quindi, credete sempre in voi stessi e date tutto ciò che avete.. Il resto, verrà da sé 😉

Grazie mille Laura, sono sicura che le tue parole saranno un grande stimolo per chi si approccia in punta di piedi a questo mondo così delicato e affascinante.

E voi che cosa avreste chiesto alla mia amica? Quali domande mancano in quest’intervista? Lasciatemi un commento e parliamone insieme.

Mi chiamo Eleonora Usai e sono una copywriter freelance. Vivo di parole e libri, pasticcio su moleskine e planner ogni attimo di vita. E scrivo per sorridere.

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