Apatia, poca voglia di digitare i tasti della tastiera. Guardi fisso il pc per ore e non riesci a scrivere una riga intera. Ti sembra di essere immobile, quasi il corpo non risponde ai tuoi comandi.
Eppure muovi bene le dita, eppure sei convinta di non aver perso la tua voglia di creare con le parole. Il problema è che oggi la tua testa è vuota. Sono settimane che resti fissa a guardare un foglio bianco. Sono giorni che ti chiedi se ha senso proseguire verso questa strada o se invece non è più onesto con te stesso mollare.
Tu hai mai pensato di smettere? Hai mai pensato che scrivere online non fosse la tua vocazione? A me non è mai capitato, ma ho avuto tanti momenti no.
Ho trascorso periodi in cui non avevo molta voglia di stare al PC, e altri che potevo stare rinchiusa in una stanza e dimenticare di pranzare. Ho firmato contratti con clienti per scrivere di argomenti che pensavo fossero perfetti per me, adatti alle mie competenze, e invece proprio su quelli avevo l’ansia da prestazione e la paura di sbagliare. Temporeggiavo. Avevo bisogno di riflettere e organizzare i contenuti in maniera differente dal mio solito metodo.
Ho affrontato dei periodi bui, ma mi reputo una persona fortunata, perché ho sempre saputo che cosa volevo fare nella vita e ho creato la mia strada giorno dopo giorno senza mai perdere di vista l’obiettivo primario, quello di vivere grazie alla scrittura. Ho avuto il blocco dello scrittore, ma non come lo si intende comunemente, nel senso che ho trascorso gli ultimi dieci anni della mia vita scrivendo. Aprivo l’agenda (ho la brutta abitudine di scrivere su carta le mie mappe mentali) e scrivevo di un argomento più vicino a quella giornata. Se dovevo parlare di automazione industriale, psicologia canina e kitesurfing sceglievo l’argomento che mi ispirava di più in base al mio stato d’animo.
In questo modo combattevo il blocco dello scrittore e il panico da foglio bianco. Perdevo il mio solito metodo organizzativo, ma mi portavo avanti con la scrittura online senza trascorrere giornate senza parole.
Perché vuoi smettere di scrivere online?
So che non sempre la reazione al blocco dello scrittore è quella che ho avuto io. So che molte persone rinunciano, perdono la voglia di scrivere online e si convincono di non essere portate per questo mondo. Ma sbagliano. Rinunciano perché pensano che sia un errore non avere ispirazione, credono sia un problema irrisolvibile non riuscire a dare libero sfogo alla loro arte.
Ma ti sei chiesto perché vuoi smettere di rinunciare ai tuoi sogni? Faccio un tentativo senza nessuna presunzione e provo a dirti io che cosa ti spinge a sbagliare.
Non riesci a dare continuità al tuo lavoro
Vuoi smettere di scrivere perché non sei capace di pianificare la tua giornata di lavoro con uno schema ordinato. Forse non hai ancora capito che il lavoro freelance è soprattutto metodo e orari scanditi in maniera precisa. Forse prima di superare il blocco dello scrittore dovresti darti dei ritmi di lavoro. Svegliarti ogni giorno alla stessa ora, scrivere una scaletta di impegni, ordinare le ore in base alle tue esigenze. C’è chi ama scrivere all’alba, chi prima si occupa di faccende più pratiche e poi si siede al pc a scrivere quando ha la mente sgombra da tutto.
Per dare continuità al tuo impegno serve pianificare le giornate e impegnarsi a concepire la scrittura online come un lavoro vero, non un passatempo sporadico.
Non sei capace di organizzare le giornate
Sembra facile a dirsi, ma organizzare le giornate con dei ritmi fissi non è per nulla automatico. Per questo vuoi rinunciare a scrivere online: non sei capace di organizzare il tuo tempo. Se hai appena iniziato la tua carriera di web writer freelance i problemi aumentano. Prima di pensare a superare il panico da foglio bianco devi stabilire le tue priorità. Lavorare da casa significa crearti i tuoi spazi, dare un senso a ogni singolo break.
Anche in questo caso devi imparare a curare il tempo e a vedere la tua attività prima dal punto di vista organizzativo e poi da quello creativo.
Non sei costante
Non vuoi più scrivere perché tu e la costanza non andate molto d’accordo. Questo significa che oggi scrivi tre post empatici ed emozionali, ma poi trascorri settimane senza sederti al pc, attendi che l’ispirazione arrivi da sola. E oggi che hai necessità di farlo non ti vengono le parole.
Anche in questo caso l’errore più comune è credere che scrivere sia semplice arte, un talento che non va coltivato ma raccolto nel momento in cui fiorisce. Credimi che non è così. Scrivere è creatività e talento, ma le parole giuste arrivano soprattutto in base alla tua capacità di lasciarle andare.
Ma allora che cosa fare?
Sono convinta che aver voglia di smettere di scrivere sia associato al blocco dello scrittore. Per superare il problema devi lavorare sull’ispirazione senza concentrarti sui problemi legati al metodo.
Perché la creatività è un mix di elementi che vanno mescolati insieme con criterio. È giusto avere regole, organizzazione e allenamento costante, ma se c’è un problema da superare queste cose vanno dimenticate. Serve prima rovistare la dispensa alla ricerca di un ingrediente indispensabile, il lievito del tuo lavoro.
Per non rinunciare alla tua arte devi innamorarti nuovamente della scrittura. Devi lasciarti andare agli schemi chiusi per ritrovare la passione che ti spinge a scrivere online.
Chiudere il pc, smettere di guardare quel foglio bianco e uscire di casa. Fare una passeggiata, trascorrere del tempo con gli amici, guardare un film o leggere un libro. Respirare a fondo e una volta liberata la mente metterti davanti allo specchio e chiederti perché ami la scrittura. Scavare nel tuo cuore e capire perché ami scrivere è l’unica arma che hai per superare il tuo blocco.
Hai mai pensato di smettere?
Te lo chiedo ancora: hai mai pensato di smettere di scrivere online? A me non è mai capitato, ma se dovesse succedere so cosa fare. Prenderò una pausa dalla penna e guaderò dentro la mia anima. Chiederò a me stessa perché voglio fare questo lavoro, perché amo scrivere. E farò di tutto per avere un nuovo colpo di fulmine, per innamorarmi come se fosse la prima volta di questa magica arte del racconto.
Claudia
Non ho mai pensato di smettere, perciò ci sono giornate come queste che non riesco davvero… lo faccio ma a ritmi molto lenti. Però ho capito quando mi capita. Solo quando sono sovraccarica di lavoro. Un paio di scadenze slittano, due si anticipano, le ferie che si avvicinano (quindi, anticiparsi sui progetti!) etc. Insomma, periodi no! Devo imparare a gestire meglio le cose, altrimenti l’apatia viene a bussare alla mia porta e mi blocco!
Un abbraccio
Eleonora Usai
Ti capisco perchè è un periodo che ho attraversato anche io. Pur non avendo mai sofferto del blocco dello scrittore, questo maggio è stato molto difficile. Mi sono ritrovata a scrivere con più lentezza e a fare i conti con una stanchezza accumulata che mi ha fatto riflettere. In più soffro di una malattia comune a noi creativi: non sono mai contenta di me stessa 🙂
un caro saluto <3