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immaginazione Tag

Sto leggendo un libro che mi piace molto, Siamo quel che diciamo, il pensiero di qualità in pubblicità di Gabriella Ambrosio. L’avevo comprato a gennaio ma poi non l’avevo iniziato per dei problemi alla vista. Quel titolo mi piaceva, mi aspettavo un libro interessante, da leggere con attenzione. Così è stato, perché già dalla prima pagina mi sono appassionata alle parole di Gabriella Ambrosio.

Perché ho deciso di essere una copywriter? È una domanda che non mi sono mai fatta fino a ieri. Un cliente a cui gestisco il blog mi ha inviato un suo testo per fare l'editing e pubblicarlo come contenuto extra. Raccontava le motivazioni che l'hanno spinto scegliere quel lavoro. Oltre a essere sorpresa della sua richiesta ho riflettuto su una cosa. Mi piace raccontare il percorso che lega i clienti alla loro professione, rendo partecipi i lettori del cammino che li ha spinti a intraprendere un percorso imprenditoriale rispetto ad un altro, ma su di me non lo faccio.

Hai pianificato i post del mese e tiri un sospiro di sollievo per aver organizzato il piano editoriale con argomenti accattivanti e utili al tuo lettore. Fai una pausa dal lavoro e spegni la mente rabbrividendo al pensiero che già fra qualche ora, al massimo domani, dovrai pensare agli argomenti da programmare per il prossimo mese. E sì, dovrai anche trovare ispirazione per scrivere sul blog.

Quante volte si sente la copywriter legata al mondo del web senza sapere esattamente il significato del termine? Io sono un po' stufa di sentirla come se fosse in sconto al supermercato. La utilizza la mamma diventata blogger dopo due mesi di post che sono andati alle stelle. La utilizza chi scrive per un giornale online. Essere un copywriter è più difficile di quanto sembra e, ok, lo capisco che è una parola chic - quasi magica - e utilizzabile per darsi un tono.