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rapporto di lavoro Tag

In tanti hanno scelto la parola dell’anno, io non lo farò. Non voglio che un’unica parola limiti i miei cambiamenti; voglio che in questi mesi del 2018 ci siano tanti scossoni da farmi cambiare idea mille volte. Attendo un nuovo anno scoppiettante, di quelli che ricorderò per le sorprese, le conquiste e le relazioni belle, belle perché costruttive.

La gentilezza è una qualità che amo, la ricerco nelle persone e molte volte nella mia vita ha fatto la differenza. Quando avevo meno esperienza di ora, la gentilezza di una persona è riuscita ad abbagliarmi, ma oggi se ci penso non me ne dispiaccio. Ho ricordi bellissimi che custodisco con gelosia e anche quei momenti di luci false e illusioni mi hanno aiutano a crescere.

In questo periodo ricevo tante richieste di aiuto. Nascono come consigli, ma nascondono una voglia di rinascita. Sono tutte di mamme blogger, aspiranti blogger di successo. Da quando sono diventata mamma ho capito di quanto questo mondo sia destabilizzante e porti spesso insoddisfazione. Il non sentirsi realizzate, il volere di più, la speranza di un cambiamento che faccia sentire una mamma migliore e appagata le spinge a reinventarsi, a volere fare della professione del blogger un lavoro a tutti gli effetti.

Anche il copywriter freelance paga le tasse. Inizio il post rimarcando questo concetto perché c'è chi lo dimentica. La mia non è polemica né ironia, ma ho voglia di raccontare da dove nasce un preventivo o una collaborazione di lavoro partendo da questo pensiero. Come libero professionista sono in regime forfettario (che ha sostituito il vecchio regime dei minimi) e ho un'agevolazione sul pagamento dell'iva allo stato. L'agevolazione che ricevo in questo periodo significa che pago meno tasse, ma non che posso lavorare gratis o fare sconti come al supermercato.

Hai presente quando ti commissionano un lavoro e poi non lo senti più tuo? Ti sei innamorata del progetto e hai deciso di collaborare con un nuovo cliente per questo motivo, ma il rapporto di lavoro non è andato come pensavi. Gli articoli non sono più tuoi, i contenuti non hanno la tua penna. La tua frustrazione di professionista non dipende né da una mania di grandezza né dalla voglia di esibizionismo. Il contenuto non è più tuo perché è stato stravolto in tutto per tutto. È il caso di una spersonalizzazione del contenuto del copywriter.

Perché un cliente interagisce nel tuo lavoro di copywriter? I motivi possono essere diversi. È convinto di conoscere l'argomento meglio di te, ma ti contatta perché non ha tempo da dedicare al suo progetto e vuole che lo faccia tu. Si sente un esperto del web marketing ma è consapevole di non saper redigere dei contenuti validi. Si infila sul tuo lavoro proprio per questo, perché a suo avviso le modifiche che richiede sono fonte di conoscenza e saggezza su cui dovresti partire per migliorare il risultato. La terza ipotesi è che il cliente si intromette perché non è soddisfatto di come stai lavorando.

L’altro giorno ho ricevuto un messaggio in posta da una ragazza che mi segue. Questa la sua richiesta:

Ciao Eleonora. Mi chiamo Francesca e sono un'aspirante copywriter. Ho scoperto la tua pagina da qualche giorno..Inutile dire che leggerti è molto interessante per chi, come me, è alle prime armi. Ultimamente stavo pensando di aprire una pagina Facebook anche io. Posso chiederti se, secondo la tua esperienza, è uno strumento utile per trovare qualche contatto lavorativo?

Mi reputo una persona fortunata perché la maggior parte delle volte ho a che fare con clienti ideali. Lavorare con serenità accende la creatività di un copywriter e lo aiuta a dare sempre il massimo. Per questo mi impegno ad improntare un primo approccio con il cliente che mi aiuti nell'organizzazione del lavoro e che mi permetta di avere a che fare con clienti soddisfatti del mio operato, con cui posso chiacchierare amichevolmente e instaurare un rapporto di stima reciproca.