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Ho diversi blog in rete e li amo tutti allo stesso modo. Ho iniziato la mia carriera da blogger nel 2007 su Splinder, con un blog che avevo chiamato “VedovaScalza” in onore di uno dei miei libri preferiti di Salvatore Niffoi. Il blog aveva un template nero (ahimè, lo ammetto), come sottotitolo c’era scritto “Spiritually” per la canzone dei Sottotono che amavo ma anche per i temi di cui parlavo. Scrivevo della me più intima decidendo con delle mezze verità che cosa potesse andare bene per dei lettori sconosciuti e che cosa no.

Ricordo ancora i tempi di Splinder, quando scrivere in un blog personale era scrivere pulito. C'era timidezza, si utilizzavano i nickname per sentirsi in un mondo nuovo. Io avevo tre blog, ma quello principale era vedovascalza, un nick preso in prestito da uno dei miei libri preferiti di Salvatore Niffoi. Aveva una schermata nera (si, me ne vergogno) e l'headline del blog era "Spiritually", come una canzone che amavo.

Non ho mai amato i complimenti e di solito quando li ricevo resto sempre un po’ stordita. Non li cerco, delle volte li reputo superflui. Eppure ci sono alcuni complimenti che mirano al cuore senza saperlo. Uno di questi l’ho ricevuto qualche giorno fa da un nuovo contatto su Facebook che non mi conosce e sa pochissimo di me, se non per quello che pubblico sul mio blog personale.

Lo scorso agosto ero freelance e mamma alle prime armi. Oggi a distanza di un anno lo sono ancora ma Francesco non ha più un mese e mezzo come nel 2015 e la mia estate è nettamente diversa. Non amo fare i bilanci di stagione e non sono una donna da buoni propositi. Li ho puntualmente ogni giorno ma la mia lista subisce sempre cambiamenti radicali.

L’altro giorno ho ricevuto un messaggio in posta da una ragazza che mi segue. Questa la sua richiesta:

Ciao Eleonora. Mi chiamo Francesca e sono un'aspirante copywriter. Ho scoperto la tua pagina da qualche giorno..Inutile dire che leggerti è molto interessante per chi, come me, è alle prime armi. Ultimamente stavo pensando di aprire una pagina Facebook anche io. Posso chiederti se, secondo la tua esperienza, è uno strumento utile per trovare qualche contatto lavorativo?

Dopo aver parlato dell’importanza di dare un’anima al proprio blog mi sembra giusto parlare del carattere del blogger, quel tratto distintivo che contrassegna la tua penna rispetto a quella di un’altra. Da qualche mese ho iniziato una collaborazione come mamma blogger per maternita.it. Ho sempre diviso il mio lavoro di copywriter da quello di blogger e spesso mi sono chiesta quale dei due mi piacesse di più. Ho da sempre preferito la mia passione per la scrittura pubblicitaria e da quando ho capito che nella vita volevo specializzarmi nel settore del content marketing, e diventare una copy di successo (giusto per pensare un po’ in grande), non ho mai avuto dubbi sul mio percorso professionale.

Fare blogging di Riccardo Esposito: un manuale dal linguaggio chiaro ed essenziale che conduce il lettore nel mondo dei contenuti online in cui le regole facilitano il lavoro del blogger. La formazione è importante. È un aspetto essenziale per migliorare. Per crescere nel proprio lavoro. E un blogger, un freelance, un comunicatore deve saperlo e ricordare quanto si cresce formandosi attraverso corsi, post online di colleghi ed esperti, webinar e libri.