Chiudi
Torna su

Author: Eleonora Usai

Avevo bisogno di un nuovo look. Il vecchio copy4you aveva qualcosa che stonava, non raccontava la vera me. Non era giusto, era come se fosse una casa costruita a metà. Ogni volta che lo guardavo mi sembrava di non essere reale, di non presentarmi ai lettori in tutta sincerità. E questa cosa non mi faceva dormire la notte.

Ricordo ancora i tempi di Splinder, quando scrivere in un blog personale era scrivere pulito. C'era timidezza, si utilizzavano i nickname per sentirsi in un mondo nuovo. Io avevo tre blog, ma quello principale era vedovascalza, un nick preso in prestito da uno dei miei libri preferiti di Salvatore Niffoi. Aveva una schermata nera (si, me ne vergogno) e l'headline del blog era "Spiritually", come una canzone che amavo.

Ho acquistato il Corso Seo di Studio Samo per approfondire tutte le tematiche legate a questo argomento. Academy Studio Samo offre diversi corsi interessanti, ma ho scelto proprio questo di Seo perché quando l'ho acquistato, avevo appena finito il percorso di Corporate Storytelling con Ninja Academy e sentivo l'esigenza di studiare tematiche più tecniche.

Uno dei problemi più importanti che affronta ogni giorno un Web Writer Freelance riguarda se stesso e la sua capacità di trovare nuovi stimoli. Non ha colleghi con cui interagire, non ha un capo che gli assegna deadline settimanali. Il Web Writer Freelance deve imparare a organizzare il suo tempo, a ottimizzare i momenti di silenzio con quelli in cui suona il campanello e il parente di turno viene a farti visita credendo che tu stia stirando in casa.

È iniziato Copy42 WEB, il corso per copywriter di Pennamontata che ho atteso da tempo. Se fossi stata giovane e rampante (e senza moccioso in casa) avrei potuto prendere un aereo per Roma e frequentare copy42 WEB in aula. Ho dovuto scegliere la modalità video per questioni organizzative e ne sono comunque entusiasta perché è un corso per copywriter completo e serio, molto serio.

Non ho mai amato i complimenti e di solito quando li ricevo resto sempre un po’ stordita. Non li cerco, delle volte li reputo superflui. Eppure ci sono alcuni complimenti che mirano al cuore senza saperlo. Uno di questi l’ho ricevuto qualche giorno fa da un nuovo contatto su Facebook che non mi conosce e sa pochissimo di me, se non per quello che pubblico sul mio blog personale.

È già il secondo anno di fila che affronto un cambiamento nel mese di marzo. È solo un caso, ma marzo è comunque un ottimo mese per fare progetti e mettere in moto nuove speranze. Io che non sono mai contenta se resto ferma nello stesso punto, anche questo secondo anno affronto  un cambiamento importante.

La parola storytelling è molto abusata, è quasi maltrattata. È entrata in un circolo vizioso ed è diventata una parola catalizzatrice di attenzioni, che incuriosisce cliente e lettori. L'attenzione sullo storytelling, però, crea solo confusione. Stuzzica e coinvolge chi ancora non conosce questo mondo, ma crea false speranze e fa prendere cantonate serie.