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Copywriting

Ho iniziato a lavorare come digital copywriter con le idee chiare ma spaesata. Con una fame di conoscenza che arrivava dall’inesperienza, non sapevo bene in che cosa consistesse il mestiere del digital copywriter, anche se conoscevo il mondo del copywriting pubblicitario tradizionale. Sono partita da lì. Ho ripreso in mano la tesi di laurea, ricordato Jacques Séguéla, iniziato a studiare.

A luglio mi sono fermata per 20 giorni. Sono tornata a casa in Sardegna, pronta ad abbracciare la mia vecchia vita. Tutti mi hanno chiesto della gravidanza, in pochi hanno chiesto se stessi ancora lavorando. Non importa se avevo pc con me, agende e planner da consumare. Per la maggior parte delle persone ero tornata a casa. In qualità di donna con la pancia all’ottavo mese avevo bisogno di riposo, mare, vacanza. Tutto qui.

L'altro giorno ho ricevuto una richiesta: fare il preventivo per degli script web. Ho avuto un brivido e mi sono emozionata. Ho continuato a scrivere fino alla fine della giornata lavorativa ma pensavo al preventivo da preparare. Mi sono sentita un po’ più viva, perché con tutte queste persone che si definiscono copywriter solo perché scrivono articoli su un blog, ogni tanto perdo un po’ le sfumature di questo lavoro.

Sto leggendo un libro che mi piace molto, Siamo quel che diciamo, il pensiero di qualità in pubblicità di Gabriella Ambrosio. L’avevo comprato a gennaio ma poi non l’avevo iniziato per dei problemi alla vista. Quel titolo mi piaceva, mi aspettavo un libro interessante, da leggere con attenzione. Così è stato, perché già dalla prima pagina mi sono appassionata alle parole di Gabriella Ambrosio.